giovedì 13 marzo 2014

Architetti sull'erba

Due nostri carissimi amici di Rimini, genitori, artisti e falegnami, il prossimo finesettimana verranno a farci un regalo.
Uno dei più bei regali che un bambino possa desiderare.
Una casetta di legno, da mettere nel nostro giardino.
E la cosa più bella è che hanno dato ai bambini carta bianca, lasciando loro ampio spazio di progettazione e visione.
Ieri durante l'assemblea la proposta è stata fatta a tutti i bambini di Serendipità.
La risposta è stata un'onda di proposte immediate, "Io la voglio blu", " io a due piani", " io con la cantina!".
Insomma, tutti volevano dire la loro, e ognuno aveva delle splendide idee.
Così, dopo la merenda ci siamo dati appuntamento sotto uno degli alberi del giardino per lavorare assieme al progetto.
Materiali per la progettazione:
- seggioline in cerchio sul prato;
- un cavalletto con un lungo rotolo di carta per dipanare le nostre idee;
- matite;
- acquerelli;
- una splendida giornata di inverno che finge di esser primavera.

Dopo aver spiegato ai piccoli cos'era un progetto, sono stati dati un foglio ed una matita a ciascuno.
Avevano un quarto d'ora di tempo per disegnare il loro progetto.

Poi si è passati alla fase espositiva, ognuno di loro ha presentato il proprio progetto agli altri, spiegandone le caratteristiche e gli elementi caratterizzanti.
Mentre loro esponevano la loro visione, nel foglio sul cavalletto, noi adulti elencavamo gli elementi delle case, alla ricerca di somiglianze, ripetizioni, innovazioni.



La necessità di creare un progetto, ci ha dato la possibilità di lavorare sul tema della cooperazione, scacciando il mito del "concorso".
Nessun progetto avrebbe vinto, ma la vera vittoria sarebbe stata quella di crearne uno a più mani.


Una volta estrapolati tutti gli elementi, è stato chiesto ad ogni bambino di sceglierne uno dei loro, uno soltanto.
Quindi siamo passati alla co-costruzione del progetto finale.
A turno i bambini hanno disegnato sul grande foglio il loro elemento, sintonizzandolo e armonizzandolo con quello degli altri.
Il risultato?
Il risultato è stata una casa:
- a due piani;
- con il tetto a forma di onda;
- con la scala antincendio (pensata dalla degna figlia di un ingegnere );
- con svariate finestre;
- con lo spioncino e il campanello sulla porta;
- con il garage;
- con il giardino sul tetto



Purtroppo ad un certo punto della progettazione i maschietti hanno ritenuto più interessante andare nel campo con i papà che stavano potando gli alberi, a scavare con le nuove pale e vanghe mini, novità della giornata.
Pertanto le bambine da un certo punto hanno preso il sopravvento,  decorando la casa con cuoricini, stelline e sprazzi di rosa un pò ovunque ...

Ora il progetto troneggia dentro la scuola, pronto per essere inviato a coloro che abbozzando un sorriso,  si pentiranno di aver lasciato la regia in mano ai piccoli :)

Ora rimaniamo in attesa del weekend, dei nostri amici che verranno a regalarci un sogno, dei genitori che si metteranno a servizio dei piccoli, forse imprecando un pò durante la realizzazione ma sicuramente con la gioia di strappare dalla dimensione bidimensionale una visione per portarla alla realtà.
E come i bambini vivremo la scoperta continua della collaborazione.
Del gruppo che insieme supera le difficoltà, che trova soluzioni più brillanti ed efficaci del singolo.
Che prende sul serio quella che per altri sarebbe un'utopia, dando voce ed energia ai bambini che siamo stati e che sempre saremo.
A ricordarci di non smettere mai di sognare, perchè il mondo è anche ciò che creiamo, costruiamo, curiamo e condividiamo ogni giorno.







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